E IO ERO SANDOKAN

Una canzone della resistenza, che però nessun partigiano ha mai cantato: è stata scritta molti anni dopo dal grande musicista Armando Trovajoli, uno dei protagonisti di una grande stagione del cinema italiano, per un film di Ettore Scola: “C'eravamo tanto amati”.  
I partigiani non avevano tutta questa abitudine di cantare in coro, anche per la natura della guerra partigiana e poi, divisi come erano territorialmente, non si sono affermati estesamente veri e propri canti della resistenza. quelli cantati all'epoca e maggiormente ricordati sono stati “Pietà l'è morta”, “ Figli dell’officina” e “Fischia il vento”. la prima canzone e l'ultima soprattutto nella zona del Piemonte.


E io ero Sandokan

Marciavamo con l'anima in spalla
nelle tenebre lassù
ma la lotta per la nostra libertà
in cammino ci illuminerà

Non sapevo qual era il tuo nome
neanche il mio potevo dir
il tuo nome di battaglia era Pinin
ed io ero Sandokan.

Eravam tutti pronti a morire
ma della morte noi mai parlavam
parlavamo del futuro
se il destino ci allontana
il ricordo di quei giorni
sempre uniti ci terrà

Mi ricordo che poi venne l'alba
e poi qualche cosa di colpo cambiò
il domani era venuto e la notte era passata
c'era il sole su nel cielo
sorto nella libertà.

Eravam tutti pronti a morire
ma della morte noi mai parlavam
parlavamo del futuro
se il destino ci allontana
il ricordo di quei giorni
sempre uniti ci terrà

Mi ricordo che poi venne l'alba
e poi qualche cosa di colpo cambiò
il domani era venuto e la notte era passata
c'era il sole su nel cielo
sorto nella libertà

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