OLTRE IL PONTE

L’attività letteraria di Italo Calvino è lunga e varia e comincia a vent’anni, quando nel 1944 il giovane scrittore lascia la facoltà di Agraria per raggiungere la Brigata comunista Garibaldi rifiutando l’arruolamento nella Repubblica Sociale. A ricordo e testimonianza letteraria di quel periodo, che fu breve ma ricco di esperienze formative, è “Oltre il ponte”, un canto scritto da Calvino e musicato da Sergio Liberovici nel 1959. Dato l’anno di creazione, non può essere annoverato tra i canti nati durante la guerra di Liberazione, tuttavia appartiene di diritto ai Canti della Resistenza. È infatti una composizione concepita nell’ambito di “Cantacronache”, un movimento culturale in cui ricercatori, musicisti e scrittori si prefissero di porre l’attenzione su temi di carattere sociale e politico, ereditati dalla Lotta di Liberazione, in cui la trasmissione di pensieri e messaggi avvenisse tramite la riproposizione musicale di canti popolari e colti.
“Oltre il ponte” è senza dubbio fra i risultati più significativi di questo impegno. Il suo tentativo di tramandare alle nuove generazioni la speranza di un “avvenire più umano, e più giusto, più libero e lieto” lo rende più che mai attuale. Nelle parole di questa canzone Calvino rievoca il tempo della Resistenza, del suo impegno e quello di tanti giovani per liberare il proprio Paese dal nazifascismo.  

Oltre Il Ponte

O ragazza dalle guance di pesca
o ragazza dalle guance d'aurora
io spero che a narrarti riesca
la mia vita all'età che tu hai ora.
Coprifuoco, la truppa tedesca
la città dominava, siam pronti
chi non vuole chinare la testa
con noi prenda la strada dei monti

Silenziosa sugli aghi di pino
su spinosi ricci di castagna
una squadra nel buio mattino
discendeva l'oscura montagna
La speranza era nostra compagna
a assaltar caposaldi nemici
conquistandoci l'armi in battaglia
scalzi e laceri eppure felici

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
oltre il ponte ch'è in mano nemica
vedevam l'altra riva, la vita
tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte
tutto il bene avevamo nel cuore
a vent'anni la vita è oltre il ponte
oltre il fuoco comincia l'amore.

Non è detto che fossimo santi
l'eroismo non è sovrumano
corri, abbassati, dai balza avanti!
ogni passo che fai non è vano.
Vedevamo a portata di mano
oltre il tronco il cespuglio il canneto
l'avvenire di un mondo piu' umano
e più giusto più libero e lieto.

Ormai tutti han famiglia hanno figli
che non sanno la storia di ieri
io son solo e passeggio fra i tigli
con te cara che allora non c'eri.
E vorrei che quei nostri pensieri
quelle nostre speranze di allora
rivivessero in quel che tu speri
o ragazza color dell'aurora.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
oltre il ponte ch'è in mano nemica
vedevam l'altra riva, la vita
tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte
tutto il bene avevamo nel cuore
a vent'anni la vita è oltre il ponte
oltre il fuoco comincia l'amore.

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