Il 12 dicembre 1969 un ordigno contenente sette chili di tritolo esplode alle 16,37, nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, a Milano. Il bilancio delle vittime è di sedici morti e 87 feriti.
È circa mezzanotte di lunedì 15 dicembre 1969: un tonfo, poi altri due, ed è un corpo che cade dall’alto, che batte sul primo cornicione del muro, rimbalza su quello sottostante e infine si schianta al suolo, per metà sul selciato del cortile, per metà sulla terra soffice dell’aiuola. La mattina dopo tutti i quotidiani escono a grossi titoli con la notizia del “suicidio” di Giuseppe Pinelli.
Il testo si rifà a “Povero Matteotti” rivisitato in occasione della morte di Pinelli, la musica è di Fabio “Foka” Rossi.
Povero Pinelli
Povero Pinelli
te l’anno fatta brutta
e la tua povera vita
te l’han tutta distrutta.
Anonimo innocente
amavi l’Anarchia
per questo t’hanno preso
e t’han portato via.
In una cella oscura
ti hanno interrogato
e poi dal quarto piano
ti hanno suicidato.
E mentre che cadevi
avevano paura
che tu gridassi forte
è stata la questura!
Già morto nel cortile
la bocca ti han bendato
poi in tribunale
ti hanno archiviato.
Vigliacchi sono
gliela farem pagare
anarchico Pinelli
ti sapremo vendicare!